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Non si studia solo col webinar

Stare bloccati per mesi a casa ha avvicinato un po’ tutti alla tecnologia. Perfino chi, fino a ieri, non sapeva fare una chiamata su Whatsapp. Tra i tanti aspetti che sono stati stravolti uno dei più curiosi è stato quello dello studio a distanza. Parliamo di webinar, una crasi inglese tra le parole web e seminar.

Un incontro digitale dunque, gratuito o a pagamento,  per partecipare al quale non occorre alcuna competenza tecnica. Solitamente basta iscriversi compilando un form di registrazione oppure ricevere un invito diretto di chi tiene il seminario. Un webinar può durare da una a due ore, non più, e può essere erogato su differenti piattaforme di teleconferenza (ne avevamo parlato anche QUI.

Vi è stato un vero e proprio boom di iscrizioni a corsi online nel corso del 2020. Tendenza che si è mantenuta anche nel 2021. Secondo un report di Global Market Insights ancora attuale (consultabile QUI ) ci sarà una crescita della formazione a distanza dai 190 miliardi di dollari del 2018 ai più di 300 miliardi nel 2025. Una tendenza in crescita quindi, testimoniata dalla diffusione parallela di  web conference e in alcuni casi al blended learning – modalità di apprendimento per cui alcune lezioni vengono svolte in aula e altre a distanza. Quando poi le restrizioni sono diventate cicliche, le modalità completamente a distanza si sono affermate in modo definitivo.

Perché ci piacciono tanto i webinar?

Nel complesso le testimonianze che troviamo in Rete sono pressoché unanimi: per imparare nuove skill, formarci, inventarci magari un nuovo lavoro diverso da quello che facevamo in partenza. Necessità quindi, ma anche voglia di aggiornarci e non rimanere indietro. Gli eventi online hanno poi costi inferiori di organizzazione, riescono in teoria a radunare più persone e a raggiungerle dovunque si trovino. Nel dettaglio si possono organizzare: speech formativi e didattica a distanza, conferenze stampa, convegni, presentazione di risultati di ricerche, speech istituzionali, workshop pratici. C’è da dire però in chiusura che un corso che nasce in presenza non può essere facilmente replicato online: quand’anche audio e connessione non diano problemi, ci sono infinite componenti interpersonali e comunicative che solo di fronte al nostro interlocutore possono essere recepite e apprese. Quel tocco umano quindi che non può essere eliminato.