fbpx

La ripresa si rafforza

 

Ripresa nel futuro? È possibile. Sono queste le considerazioni che si possono fare in merito a tutta l’area europea a fronte degli ultimi dati economici disponibili e alle dichiarazioni dei principali organi di controllo finanziario. Buone notizie anche per l’Italia.

 

Le previsioni di ripresa sono certificate dalle dichiarazioni di S&P Global Rating, contenute nella ricerca sul futuro per l’Europa nel terzo trimestre dal titolo ‘La Grande riapertura’. I dati parlano chiaro: le stime sul Pil dell’Italia passano al 4,9% sia nel 2021 sia per il 2022. Precedentemente erano al 4,7% e al 4,2% nel 2022. Ma cresceremo meno di altri paesi come la Spagna (S&P ha alzato le stime degli iberici al 6,3% nel 2021 e al 6,4% nel 2022).

 

Il Belpaese è infatti in pole per una ripresa rapida dalla crisi pandemica, al netto però dei problemi storici che persistono, come eccessivo debito pubblico ed evasione fiscale solo calmierata, e non eliminata (ne parlavamo anche qui:).

 

Ma è tutta l’area Schengen a crescere velocemente. La Bce nell’ultimo bollettino economico ha infatti dichiarato che “ è atteso un netto miglioramento nella seconda metà del 2021. Via via che i progressi nelle campagne di vaccinazione consentono di allentare ulteriormente le misure di contenimento”. Le incertezze permangono, anche se sono minimali, dovute alla “pandemia in corso, con il diffondersi delle varianti del virus, e le sue implicazioni per le condizioni economiche e finanziarie continuano a rappresentare una fonte di rischi al ribasso”.

Altro indice che fa ben sperare è la fiducia delle aziende tedesche.

Lo comunica l’istituto di ricerca economica IFO secondo cui la situazione delle aziende “si sta liberando dalla crisi del coronavirus”. La pubblicazione si può scaricare qui:.

L’indice analizza 7000 attività commerciali alle quali viene chiesto di rispondere a domande relative allo stato di salute degli affari e riguardo alle aspettative future nel termine dei sei mesi successivi. La locomotiva d’Europa fa quindi registrare un indice Ifo salito ancora a giugno tornando sopra i 100 punti, a 101,8. A maggio era a 99,2.