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L’evasione fiscale strangola la ripresa

La digitalizzazione sta modificando tanti aspetti, piccoli e grandi, della quotidianità. E sta aiutando anche nella lotta all’evasione fiscale, male endemico d’Italia. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento dei controlli e degli strumenti per la guerra agli evasori. I risultati? Buoni, ma si può fare molto di più.

 

A dircelo è lo stesso direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ad un’iniziativa della Fp-Cgil sul fisco. Le parole dette nella conferenza sono state piuttosto precise: “L’evasione fiscale è un’indecenza da estirpare. La strada è intrapresa e la digitalizzazione sta dando i suoi frutti, ma la stiamo scalfendo, non demolendo”. E in effetti i dati forniti dalla stessa Agenzia poco tempo fa confermano questa visione: il tax gap è passato dagli 88 miliardi del 2011 a 79 miliardi nel 2018.

 

Di fatto in questi anni si è registrato un dato in diminuzione, ma comunque elevatissimo: a livello pro capite, gli italiani evadono in media poco più di 3.150 euro a testa, neonati compresi. Un record che ci pone ben al di sopra della media Ue (1.630 euro pro capite). Al secondo posto troviamo la Danimarca (2.950 euro) e, a seguire, il Belgio (2.670 euro) e Lussemburgo a pari merito. Un problema che si aggiunge agli altri con cui le casse italiane devono fare i conti (vedi QUI:).

 

Il direttore generale ha aggiunto poi che: “La partita fisco-contribuenti è impari. Noi abbiamo risorse limitate, siamo 32.000, mentre le partite Iva sono 5 milioni”. Gli autonomi dunque nel mirino. Ruffini ha anche detto che “la riscossione non funziona, perché il legislatore non ha mai fornito alla riscossione le norme per farla funzionare. Se la riscossione non funziona, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza non potranno mai sconfiggere l’evasione fiscale”. Per questo “è necessaria quasi più urgentemente una riforma del sistema della riscossione, perché è questa che renderebbe credibile anche l’accertamento”.

 

In questo senso la digitalizzazione ha ridotto gli spazi di manovra dei crimini contro il fisco, ma non li ha azzerati e mai lo farà. Il cambiamento potrà essere effettivo solo con un cambiamento culturale e con una maggiore consapevolezza: se tutti pagano, paghiamo tutti di meno.