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Quando la natura chiama: le app per i bagni pubblici

Sembrerà un argomento del tutto inappropriato e poco inerente, ma la ricerca dei bagni pubblici in città sta prendendo un direzione a dir poco…social. Infatti le toilet pubbliche sono diventate protagoniste sui social media grazie alla diffusione di app e account – principalmente su Tik Tok – che hanno un unico obiettivo: aiutare le persone nel momento del bisogno segnalando un bagno disponibile nelle loro vicinanze.

I profili social dei bagni pubblici sono diventati molto popolari, un mezzo efficace per rispondere a un’esigenza diffusa tra i turisti e non solo. Infatti capita a tutti di essere in giro per una città ed avere la necessità di dover trovare velocemente un bagno. Se si è fortunati, si entra in un bar, si paga una consumazione minima e si chiede di usufruire della toilet, ma non sempre tutto fila così liscio.

Già normalmente è difficile rintracciare sul territorio bagni disponibili (e puliti!); poi bisogna anche considerare che in molte città del mondo, dagli Usa fino all’Italia, questi servizi igienici sono in numero inferiore rispetto alle persone che circolano ogni giorno. Inoltre, esistono anche luoghi in cui i bagni sono adibiti ad uso interno e solo per i dipendenti.

Le app più diffuse

Se non si può agire per aumentare la presenza dei bagni pubblici allora si lavora per facilitarne la ricerca. E proprio per raggiungere questo obiettivo i social media arrivano in aiuto e offrono soluzioni smart e digital. Flush, Toilet Finder e TripToilet sono le app più conosciute, operative anche in Italia.

Con Flush si possono intercettare tutti i bagni presenti intorno alla nostra posizione attraverso una mappa interattiva. Di seguito la mappa è presente un elenco dei servizi e ad ogni bagno viene indicato  se è a pagamento o se è accessibile alle persone con disabilità. Toilet Finder è molto simile a Flush: indica la distanza che c’è tra il bagno e il punto in cui ci troviamo; la differenza sta che in questa app si possono lasciare le recensioni. TripToilet, invece, già dal nome fa comprendere qual è il target verso cui si rivolge. E’ un’app pensata appositamente per viaggiatori e turisti in cui si impostano una serie di filtri per restringere il campo di ricerca.

La questione dei bagni pubblici, comunque,  è talmente “urgente” che esistono app specifiche per alcune città: è il caso di Parigi che ha sviluppato una sua applicazione a pagamento dedicata alla ricerca dei bagni. Tra i casi particolari troviamo anche applicazioni progettate per venire incontro alle esigenze delle persone con patologie o infiammazioni intestinali. E’ il caso di “We Can’t Wait” che segnala sia i bagni pubblici che quelli privati accessibili.

Se non si vuole scaricare una di queste applicazioni, sappiate che basta digitare “bagno pubblico” su Google Maps o sulla app di Apple Mappe per conoscere i servizi più vicini a voi.

I bagni pubblici di NYC su Tik Tok

Su Tik Tok, social network famoso per la creazione di brevi video e trend sempre virali, sono nati numerosi account che hanno l’obiettivo di segnalare i bagni pubblici accessibili in città. Il profilo di Teddy Siegel, con i suoi 100mila follower, è sicuramente il più popolare. Lei è una studentessa del conservatorio Mannes School of Music di New York e attraverso il suo account (@got2gonyc) pubblicizza i servizi igienici pubblici della Grande Mela. Mostra dove sono e quali sono i codici di accesso per usufruirne, in più raccoglie le segnalazioni che provengono dagli utenti. Siegel sfrutta la sua popolarità su Tik Tok anche per fare attivismo e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’accessibilità ai servizi igienici pubblici.