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Social media: quali sono i più usati in Italia?

I social media preferiti dagli italiano sono quelli di Meta. A rivelarlo è il Digital Report di WeAreSocial + Hootsuite, che analizza il comportamento degli utenti online.

Interessante la sezione dedicata all’Italia, dove la fanno da padrone tutte e quattro le piattaforme Meta (nell’ordine: Whatsapp, Facebook, Instagram e Messenger) che ci tengono occupati per la maggior parte dell’ora e 47 minuti che passiamo quotidianamente sui social.

Registriamo un’interessante crescita di Telegram, sia per quanto riguarda l’utilizzo sia nelle preferenze: forse non c’è da sorprendersi troppo, se consideriamo che diverse fasce di popolazione hanno “switchato” verso un’app che si pone come più attenta alla privacy rispetto alle alternative (di proprietà di Meta).

Cresce ancora TikTok, che nel nostro Paese si avvicina a quota 30%, guadagnando 5 punti percentuali rispetto alla rilevazione del 2021 (ma il report analizza solo utenti dai 16 anni in su, quindi l’utilizzo è realisticamente più ampio).

Interessante notare anche l’ingresso in classifica di Discord, che si attesta al 9%, non distante da Snapchat e superando Reddit, forte di una (relativamente) recente espansione all’esterno del mondo del gaming, cui era originariamente legata.

Da segnalare che, diversamente dagli anni scorsi, nel sondaggio non è stata inserita, come opzione, quella di YouTube. Stando ai dati internazionali, la piattaforma video per eccellenza raccoglie una grossa fetta di utenti.

Perché usiamo i social media

Le principali motivazioni che spingono le persone verso i social media sono evidentemente legate al rimanere aggiornati, da un lato con l’attualità (news, al 48%), e dall’altro con amici e famiglia (47%). A Pochissima distanza (46%) il desiderio di riempire il proprio tempo libero.

La metà delle persone sui social segue amici e familiari, mentre sono evidenti gli interessi per il mondo dell’intrattenimento in senso ampio (artisti musicali, attori/performer, tv show e canali, leghe e squadre sportive, influencer/creators) e dei brand (da cui si vuole acquistare, o su cui si stanno cercando informazioni).

Italiani sempre più connessi

Aumentano in Italia sia le persone connesse ad internet, che sono quasi 51 milioni (+1,7%), sia soprattutto quelle attive sulle piattaforme social, che sono oltre 43 milioni (+5,4%).

In leggerissimo rialzo anche il possesso di smartphone (al 97,3%) e computer desktop o laptop (oltre il 75%); più evidenti le crescite di smartwatch e smart home; calano leggermente possesso di console (risultato verosimilmente legato ai “vuoti” di componenti che stanno intaccando tutta la filiera) e, in maniera più importante (ma già si trattava di una nicchia), periferiche per la Virtual Reality.

Passiamo, in generale, un po’ meno tempo online. Questo valore rimane alto (sopra le 6 ore) ma cala di circa il 3% rispetto ad un 2020 in cui, va detto, ci eravamo riversati online in maniera abbastanza evidente.

Di riflesso sono calate in maniera sostanzialmente proporzionale alcune delle principali attività svolte online e offline, specie per questioni di intrattenimento: moderatamente giù televisione lineare e non, la radio, i podcast, il gaming, le piattaforme social. Resistono, e anzi guadagnano un minimo di minutaggio, stampa e ascolto di musica in streaming.

Proprio in tema di ricerche, più di una persona su 5 utilizza assistenti vocali almeno ogni settimana; quasi una persona su 3 cerca informazioni su brand, prodotti o servizi sui social media; quasi una persona su 4 utilizza strumenti per la ricerca per immagini da mobile almeno su base mensile; circa 3 su 10 utilizzano mensilmente strumenti di traduzione online.